Fermarsi dal fare un lavoro in giardino per osservare due dei tuoi Collies giocare è una soddisfazione enorme, soprattutto se i due cani hanno rispettivamente 14 e 12 anni. Del resto quasi tutti i miei cani hanno un’età avanzata; e io sono per loro una balia, un infermiere, ma soprattutto un amico e un fratello che si augura di poterli “accompagnare” nel miglior modo possibile e con la maggiore dignità
Il tempo dei cuccioli è per ora un ricordo, al momento devo dedicarmi al gruppo “senior”, con tanti acciacchi ma molta esperienza di vita, tanti ricordi e un bagaglio affettivo inestimabile … anche se a volte mi capita di arrabbiarmi per la loro lentezza, e chi più chi meno per l’inizio o la conclamata patologia legata a disturbi cognitivi che in prima istanza non mi fanno accettare che quel meraviglioso cane di un tempo sia ora una sorta di cucciolo senile che mi riconosce soprattutto se mi viene a “sbattere contro”.
In questo articolo descriveremo i problemi legati alla terza età del cane, cercando di ricordarmi che quello che in questo momento mi sembra venga a mancare ai miei anziani cagnoloni è quanto nel corso di questi anni mi hanno dato, privandosene, in termini di affetto, pazienza, insegnamento.
La terapia del cane anziano presenta problemi peculiari, per la frequente aspecificità dei sintomi, sia per la presenza contemporanea di patologie concomitanti.
Il corretto trattamento di un’infezione presuppone una diagnosi precisa, non sempre facile da attuarsi nel cane anziano sia per la frequente aspecificità dei sintomi infettivi, sia per il possibile sovrapporsi di quadri clinici dovuti a patologie concomitanti.
La febbre (rilievo termico) segno caratteristico e spesso diagnostico di malattia infettiva, può mancare o presentarsi con modalità differenti rispetto ai soggetti più giovani (cuccioloni), a volte l’unico segno che compare è nella deambulazione. Altri sintomi sono astenia, anoressia con calo ponderale, tendenza alla disidratazione.
La presenza di malattie croniche in questa fascia di cani anziani, può mascherare o confondere le manifestazioni cliniche di un’infezione. Con il passare degli anni si verifica un indebolimento delle difese dell’organismo, in parte fisiologico, e in parte da attribuire ad altri stati patologici a condizioni debilitanti. Le infezioni che più frequenti colpiscono il cane anziano sono quelle delle vie urinarie, delle vie aeree, cutanee.
Le prime danno una patologia prostatica, di incontinenza vescicale o di un’astenosi dell’uretra, facilitando la presenza di batteri nelle vie urinarie.
L’incontinenza vescicale è quella che dà più problemi in quanto il cane perde urina al minimo movimento. Le patologie dentarie interessano sia i cani di grossa e piccola taglia con lesioni sia dei denti che delle gengive, questi soggetti emanano un odore assai sgradevole.
Le bronchiti e le broncopolmoniti sono assai diffuse nei cani da appartamento e si riscontrano nei soggetti
I problemi cutanei che colpiscono il cane anziano sono:
1) ulcere degli arti inferiori;
2) piaghe da decubito;
3) eczemi dorso-lombari;
4) alopecie diffuse con ematomi. Qui compare l’assottigliamento dell’epidermide e la diminuita secrezione delle ghiandole cutanee, facilitando la presenza di germi nell’organismo; quindi maggiormente sarà l’azione proinfettiva delle lesioni cutanee, che talvolta passano dallo strato del derma-epidermica ai piani muscolari.
1) assicurarsi che la cuccia sia pulita;
2) pulire e disinfettare bene le ferite;
3) nelle ferite lacero-contuse se c’è bisogno farle suturare;
4) nel caso le ferite emanino un siero pulire più volte al dì;
5) usare antibiotici senza un elevato grado di tossicità;
6) conservare in frigorifero gli sciroppi e utilizzare secondo prescrizione. Nel caso dopo alcuni giorni non si ottengano miglioramenti è consigliabile far visitare il cane dal proprio veterinario di fiducia.